Quante diete esistono? Tantissime, così diverse tra loro, talvolta diametralmente opposte, alcune di queste supportate da riscontri scientifici, altre meno.
E immancabilmente ogni guru della rispettiva dieta è molto, molto convincente nell’asserire quanto sia giusta la propria e sbagliate tutte le altre! Il problema è che quando uno vuol dimostrare di aver ragione a tutti i costi, spesso ci riesce, in un modo o nell’altro. A tal proposito mi viene in mente un simpatico aneddoto, in cui si narra di una gara equestre che doveva essere disputata negli Stati Uniti tra 2 soli cavalli: uno statunitense e uno sovietico. A gara effettuata risultò vincitore quello statunitense e così gli americani non si lasciarono sfuggire l’occasione per ribadire quanto i loro sistemi di allenamento e alimentazione fossero superiori a quelli sovietici. I sovietici, dal canto loro, diedero ampio risalto all’ottimo esito da loro ottenuto nella competizione, conseguito grazie alla superiorità delle loro tecniche di addestramento e del loro sistema nutrizionale, riferendo attraverso i mass media che durante un importantissima gara equestre svoltasi negli Stati Uniti, il loro cavallo si era piazzato al secondo posto, mentre quello americano non era arrivato che….. penultimo! Vedete, entrambi, americani e russi, asserivano la verità, solo che, in questo caso, i sovietici avevano semplicemente omesso di dire che si trattava di una gara tra….. 2 soli cavalli! E questo è quello che succede altrettanto diffusamente nella vita quotidiana. Quante volte tendiamo ad omettere informazioni che metterebbero in luce i nostri insuccessi, o le nostre inabilità, dando invece eccessivo risalto ai nostri presunti lati positivi?! E siccome stiamo parlando di una tipica struttura mentale, che vuole sempre asserire la propria ragione e l’altrui torto, ebbene la stessa struttura che è presente in noi stessi la ritroviamo poi in persone che occupano posizioni di grande rilievo, tipo politici, capi di stato, guru religiosi o spirituali, leader intellettuali, giornalisti, filosofi, scrittori, scienziati e …….. dietologi.
Come è raro trovare persone umili! Persone che siano sinceramente volte alla ricerca della verità, qualunque essa sia, aperte ad ascoltare chiunque, con l’intento di allargare i propri orizzonti, senza essere obbligati dalla propria mente, dal proprio ego, piuttosto che dalla loro fazione politica, dalla loro religione, o dal loro portafoglio, a prevalere in ogni discussione, sempre e comunque!
Questo per dire che l’informazione è manipolabile, così come anche i test scientifici. Eh sì, anche i test scientifici sono manipolabili nel riferirne gli esiti, proprio come nel caso della storiella dei cavalli. Basta dare risalto a ciò che si vuole dimostrare e omettere strategicamente di riferire ciò che potrebbe dimostrare il contrario. Il problema è che chi è in grado di finanziare ricerche, studi ed esperimenti con ingenti investimenti di denaro, è spesso anche chi ha interesse a supportare le proprie teorie, in modo da incrementare sempre più il proprio impero economico, e questo a scapito di qualunque cosa e di chiunque. Prendete per esempio la pubblicità: quanto ci si può guadagnare pubblicizzando frutta e verdura, gli alimenti più naturali e sani che esistano? Poco, no? E infatti si può trovare di tutto nella pubblicità, ma quasi mai tali alimenti. Non rendono! Mi viene in mente una pubblicità che andava in onda in tv qualche anno fa e che asseriva che “Il cervello ha bisogno di zucchero!”. Certo che dicevano il vero! Quello che però omettevano furbescamente di specificare era di quale tipo di zucchero il cervello avesse bisogno, perché esiste lo zucchero della frutta, il fruttosio, che è il più sano e naturale che si possa trovare, ma esiste lo zucchero raffinato, il saccarosio puro, sul quale non spenderò qui nemmeno una parola per citare i danni che produce (sarà sicuramente oggetto di un prossimo articolo su questo blog, ma comunque una veloce ricerca su internet soddisfarà l’eventuale curiosità del lettore che già non ne fosse al corrente). Parimenti non mi stupirei se prima o poi, per pubblicizzare qualche marca di marmitte per auto si vedesse una pubblicità con qualcuno che aspira aria con la bocca direttamente dal tubo di scappamento della propria automobile, a cui facesse seguito lo spot: “Per vivere si ha bisogno di aria!”
E allora, come orientarci nella ricerca di una dieta sana, che magari oltre a non causarci malanni ci permetta di guarire da quelli che abbiamo accumulato nel corso degli anni, che funzioni da medicina preventiva, che ci permetta di mangiare a sufficienza, senza sacrifici, che ci permetta di vivere utilizzando al meglio la nostra energia, e che ci permetta di mangiare con gusto rimanendo magri, leggeri?
Non ci resta che cercare di usare l’istinto, ma anche in questo caso non è facile districarsi nell’immensità di informazioni scorrette (siano esse fornite in buona o cattiva fede), e soprattutto dovremmo cercare di documentarsi il più possibile grazie ad uno strumento incredibile come internet, che ci permette davvero di spaziare nel modo più ampio possibile, senza accontentarci di ciò che ci viene proposto da tv e mass media, che ricavano il loro sostentamento dai soldi che ricevono per dire determinate cose. E poi dovremmo sperimentare su di noi, cercando di essere il più distaccati possibile nel verificarne gli esiti, pronti a cambiare rotta, ad aggiustare il tiro, o a rallegrarsi e compiacersi con noi stessi, con la propria fortuna/abilità se si è riusciti a raggiungere l’obbiettivo.
Ho fatto questo preambolo per asserire che anche quello che sto per dire non è necessariamente vero, o comunque magari lo è per me e non per un altro, e aggiungo anche che non sono un dietologo, non sono un medico, non ho intenzione di far proseliti, sono solo una persona qualunque che ha avuto la sfortuna/fortuna di passare un’adolescenza molto travagliata sia sul piano mentale/spirituale, che sul piano fisico: un vero disastro! Decine di malattie di tutti i generi, cui i medici non riuscivano a porre rimedio. Ricordo di aver dovuto prendere per tanti anni decine di medicine di tutti i tipi per arginare tutti i problemi che non starò a descrivere per non annoiare, e che comunque non accennavano a ridursi, anzi! La causa? Sicuramente uno stato di forte depressione, in accoppiata con un’alimentazione gravemente scorretta (abuso di prodotti carnei, caseari, a base di zuccheri raffinati, alcol, superalcolici, droghe leggere, tabacco).
In seguito, all’età di circa 23 anni (in questo istante in cui sto scrivendo, maggio 2010, ne ho 51), all’età di circa 23 anni, dicevo, lungi dall’aver risolto alcunché, ebbi la fortuna di incontrare un collega di lavoro che mi suggerì di provare a seguire un’alimentazione vegetariana. Non avevo nulla da perdere, avevo già provato così tante altre strade senza successo! I risultati furono notevoli, infatti nel corso di pochi mesi cominciai a stare molto meglio a tutti i livelli. E così, preso dall’entusiasmo di aver finalmente, dopo tanti anni, trovato una spiraglio di luce nel buio in cui mi sentivo immerso, cominciai a documentarmi (internet era ancora lontano) e a comprare libri su libri, di alimentazione, e a sperimentare in prima persona. Feci tanti errori, ma mi ero comunque immesso su una fortunata strada, ecco perché ho parlato di sfortuna/fortuna, perché a causa di tutti i problemi che mi avevano ridotto veramente molto male, avevo acquisito una grande volontà di sperimentare, di documentarmi, di studiare, per poter guarire e migliorare la qualità della mia vita. La strada fortunata era quella costituita dalla ricerca della salute, fisica, mentale e spirituale. E così, dopo tanti errori, dopo tante diete, dopo tanti anni,, avevo decisamente consolidato alcune convinzioni: dieta vegetariana, eliminazione di ogni cibo artificiale, raffinato, in scatola, conservato in modo chimico, industriale, non fresco (farina bianca e derivati, biscotti, crackers, merendine, zucchero bianco, caramelle, cioccolatini, bibite da bar, dolci industriali e artigianali, pane bianco, marmellate, sale raffinato, formaggini, patatine, cibi da fast food, wurstel, salumi insaccati, scatolame, ecc.), oltre ovviamente all’eliminazione di fumo e alcool.
E per quasi 30 anni ho seguito quella che viene comunemente definita come “alimentazione naturale”, a base di farine integre e biologiche, verdure di tutti i tipi, biscotti e dolci naturisti, miele grezzo, frutta fresca e secca, frullati e centrifughe di frutta e verdura, latte intero, yogurt, formaggi genuini e tradizionali, sale integrale, olio extra vergine di oliva, semi oleosi. E più passavano gli anni più mi sono indirizzato verso un’alimentazione che fosse anche il più possibile crudista, cercando cioè di utilizzare la cottura il meno possibile, in modo da preservare inalterati i principi attivi degli alimenti, le vitamine e i sali minerali. Quindi tantissima frutta, insalate e cereali in fiocchi, muesli, semi oleosi, frutta secca, yogurt e latte.
La mia salute è andata migliorando, non mi sono più ammalato, ad eccezione di un raffreddore all’anno, e tutti i problemi che avevo avuto si erano andati attenuando e scomparendo nel corso di tutti questi anni.
Il risultato è stato: un’ottima salute fisica!
E la storia sembrerebbe poter finire così, con il consiglio di seguire l’esempio, o quantomeno di provare a sperimentare quanto ho scritto ma, come in ogni film che si rispetti………………….. COLPO DI SCENA!
Eh sì, colpo di scena, e per giunta totalmente inaspettato!
Come dicevo ero quasi totalmente soddisfatto della mia condizione di salute. Quasi. In effetti c’era qualcosa ancora che cercavo di sistemare da anni, senza riuscirci, qualche chilo di troppo. Poca cosa davvero, anzi a detta di amici e parenti il problema era inesistente, ma io sono uno sportivo, oltre che un insegnante di educazione fisica. E così, senza diventarne matto, però avevo provato più volte a ridurre il mio peso di 3/4 chili, in tanti modi diversi. Avevo provato a saltare la cena, per 2 anni, ma poi alla fine avevo lasciato perdere perché comunque era mentalmente faticoso. E quindi avevo dapprima perso i chili di troppo, durante quei 2 anni, ma poi li avevo ripresi. L’anno scorso avevo provato a escludere i formaggi dalla dieta, e così avevo perso di nuovo i famosi 3/4 chili, ma nonostante questo mi rendevo conto che c’era qualcosa che ancora non andava, avevo ancora tessuto adiposo in eccesso, e poi da circa 2 anni erano comparse occhiaia che prima non avevo, e anche con l’astensione dai formaggi non riuscivo a farle scomparire, inoltre dovevo, da tanti anni, riposarmi ogni pomeriggio, la classica “pennichella”, perché dopo pranzo mi sentivo sempre stanco. Stavo però continuando a mangiare grandi quantità di yogurt e latte (circa un litro al giorno, tra l’uno e l’altro). E poi 3 mesi fa, nel corso dell’ennesimo raffreddore annuale, mi è venuto spontaneamente in mente di mangiare solo frutta fino a guarigione completa. Nel frattempo, indagando su internet, mi aveva incuriosito un libro dal titolo “Il sistema di guarigione della dieta senza muco” di Arnold Ehret, un dietologo tedesco vissuto all’inizio del secolo scorso. Dopo essermi procurato una copia del libro mi misi a leggerlo praticamente senza interruzione. Ero affascinato da quanto diceva, e cioè che l’alimentazione naturale per l’uomo dovrebbe essere basata essenzialmente sulla frutta e sulla verdura a foglia verde. Narrava di come egli stesso, essendo stato dato per spacciato da tutti i medici a seguito di qualche grave malattia, che onestamente non ricordo, aveva riconquistato uno stato di salute eccezionale, come mai l’aveva posseduta, solamente nutrendosi di frutta e verdura, ed effettuando numerosi digiuni. In seguito aveva aperto una clinica in America in cui aveva curato migliaia di pazienti con lo stesso metodo. E così una volta che sono guarito dal raffreddore ho deciso di continuare a mangiare solo frutta e verdura, con l’eccezione di qualche fetta biscottata integrale (3 o 4 al giorno) per evitare di perdere troppo peso. Infatti nel giro di 2 mesi avevo perso, oltre ai 3/4 chili di cui già avevo accennato, ebbene ne avevo persi altri 6, per un totale di circa 10. Ma la cosa più bella è che non risultavo emaciato, scarno, così come spesso accade quando si perdono chili troppo velocemente, bensì in perfetta forma, al massimo dell’energia. Mi sono ritrovato ad avere la stessa energia di quando avevo 30 anni di meno, a dormire meglio, ad essere più vitale, più entusiasta in tutto, di ottimo umore, più calmo, e mi sono passati anche un discreto numero di dolori muscolari e articolari vari che pensavo oramai essersi consolidati per sempre. La pelle è diventata meno secca e sta migliorando sempre più, le feci si sono regolarizzate (non lo erano più da anni), mi è passata la “fame ossessiva”, per cui quando avevo fame dovevo azzannare subito qualsiasi cosa, senza riuscire a controllarmi, anche se nell’ambito dell’alimentazione naturale. Mi sono scomparse quasi del tutto le occhiaia e la pelle sembra più giovane. Naturalmente per me non è stato difficile passare ad una dieta di questo tipo perché comunque, come ripeto, già mangiavo moltissima frutta, ero vegetariano da 30 anni, mangiavo già quasi tutto crudo. Mi è bastato eliminare tutti i cereali, il latte e lo yogurt, e il risultato è stato talmente positivo che ho continuato a documentarmi sempre più su questo tipo di dieta e su tutti coloro che già la sperimentano da anni. Chiunque voglia farsi un’idea su questa dieta può consultare il forum http://www.arnoldehret.it/ . Dopo circa un mese di consultazione del suddetto forum sono venuto a conoscenza di un altro personaggio che segue e raccomanda una dieta simile, tale Douglas Graham, americano, contemporaneo, che segue questo tipo di alimentazione da oltre 25 anni e che ha scritto parecchi libri e tenuto decine di conferenze negli Stati Uniti, e che raccomanda una dieta analoga ma spiegando ampiamente le motivazioni scientifiche del perché è importante attenersi a questo sistema alimentare. È scoppiata in me una passione enorme, che prima non conoscevo, o che comunque conoscevo solo in parte, a riguardo del soggetto dell’alimentazione e ho deciso di andare avanti con questa sperimentazione.
Nel continuare giornalmente a documentarmi sui vari autori e studi che trattano di questo tipo di dieta, sono venuto a conoscenza di informazioni nuove e inaspettate, nonostante avessi letto già tantissimo materiale inerente all’alimentazione durante la mia vita. Queste informazione sono così importanti, interessanti, vitali e soprattutto sconosciute alla maggior parte della popolazione, e soprattutto mi hanno cambiato la vita in talmente poco tempo, che sento di doverle “rigirare” a tutti gli amici e conoscenti che non hanno il tempo, la voglia o la motivazione di indagare nel campo dell’alimentazione, perché anche se non si condivide una scelta apparentemente così “estremista”, come quella che ho fatto, penso che chiunque possa trarre ottimo giovamento anche mettendo in pratica solo una frazione di quello che ho appreso.
Tendo a ribadire quanto segue: non sono un dietologo, non sono un medico, non voglio convincere nessuno, non ho scoperto nulla di nuovo, non io comunque, non è nemmeno detto che in futuro non cambi idea riguardo alla mia dieta, per un qualsiasi motivo che ora non conosco. Il mio unico scopo è quello di far conoscere delle informazioni che ritengo vitali, che mi hanno cambiato la vita in meglio in pochissimo tempo, e che magari tante persone non hanno il tempo di andare a cercare.
Detto questo, seguiranno nel tempo tanti articoli che forniranno punti di vista sicuramente singolari sull’argomento, che tradurrò dall’inglese, visto che in Italia tanti libri su questo soggetto non ci sono ancora, e che magari riassumerò per evitare perdite di tempo a chi non ne ha o, per adesso, non ne vuole avere, citando naturalmente sempre la fonte dell’articolo originale.
E immancabilmente ogni guru della rispettiva dieta è molto, molto convincente nell’asserire quanto sia giusta la propria e sbagliate tutte le altre! Il problema è che quando uno vuol dimostrare di aver ragione a tutti i costi, spesso ci riesce, in un modo o nell’altro. A tal proposito mi viene in mente un simpatico aneddoto, in cui si narra di una gara equestre che doveva essere disputata negli Stati Uniti tra 2 soli cavalli: uno statunitense e uno sovietico. A gara effettuata risultò vincitore quello statunitense e così gli americani non si lasciarono sfuggire l’occasione per ribadire quanto i loro sistemi di allenamento e alimentazione fossero superiori a quelli sovietici. I sovietici, dal canto loro, diedero ampio risalto all’ottimo esito da loro ottenuto nella competizione, conseguito grazie alla superiorità delle loro tecniche di addestramento e del loro sistema nutrizionale, riferendo attraverso i mass media che durante un importantissima gara equestre svoltasi negli Stati Uniti, il loro cavallo si era piazzato al secondo posto, mentre quello americano non era arrivato che….. penultimo! Vedete, entrambi, americani e russi, asserivano la verità, solo che, in questo caso, i sovietici avevano semplicemente omesso di dire che si trattava di una gara tra….. 2 soli cavalli! E questo è quello che succede altrettanto diffusamente nella vita quotidiana. Quante volte tendiamo ad omettere informazioni che metterebbero in luce i nostri insuccessi, o le nostre inabilità, dando invece eccessivo risalto ai nostri presunti lati positivi?! E siccome stiamo parlando di una tipica struttura mentale, che vuole sempre asserire la propria ragione e l’altrui torto, ebbene la stessa struttura che è presente in noi stessi la ritroviamo poi in persone che occupano posizioni di grande rilievo, tipo politici, capi di stato, guru religiosi o spirituali, leader intellettuali, giornalisti, filosofi, scrittori, scienziati e …….. dietologi.
Come è raro trovare persone umili! Persone che siano sinceramente volte alla ricerca della verità, qualunque essa sia, aperte ad ascoltare chiunque, con l’intento di allargare i propri orizzonti, senza essere obbligati dalla propria mente, dal proprio ego, piuttosto che dalla loro fazione politica, dalla loro religione, o dal loro portafoglio, a prevalere in ogni discussione, sempre e comunque!
Questo per dire che l’informazione è manipolabile, così come anche i test scientifici. Eh sì, anche i test scientifici sono manipolabili nel riferirne gli esiti, proprio come nel caso della storiella dei cavalli. Basta dare risalto a ciò che si vuole dimostrare e omettere strategicamente di riferire ciò che potrebbe dimostrare il contrario. Il problema è che chi è in grado di finanziare ricerche, studi ed esperimenti con ingenti investimenti di denaro, è spesso anche chi ha interesse a supportare le proprie teorie, in modo da incrementare sempre più il proprio impero economico, e questo a scapito di qualunque cosa e di chiunque. Prendete per esempio la pubblicità: quanto ci si può guadagnare pubblicizzando frutta e verdura, gli alimenti più naturali e sani che esistano? Poco, no? E infatti si può trovare di tutto nella pubblicità, ma quasi mai tali alimenti. Non rendono! Mi viene in mente una pubblicità che andava in onda in tv qualche anno fa e che asseriva che “Il cervello ha bisogno di zucchero!”. Certo che dicevano il vero! Quello che però omettevano furbescamente di specificare era di quale tipo di zucchero il cervello avesse bisogno, perché esiste lo zucchero della frutta, il fruttosio, che è il più sano e naturale che si possa trovare, ma esiste lo zucchero raffinato, il saccarosio puro, sul quale non spenderò qui nemmeno una parola per citare i danni che produce (sarà sicuramente oggetto di un prossimo articolo su questo blog, ma comunque una veloce ricerca su internet soddisfarà l’eventuale curiosità del lettore che già non ne fosse al corrente). Parimenti non mi stupirei se prima o poi, per pubblicizzare qualche marca di marmitte per auto si vedesse una pubblicità con qualcuno che aspira aria con la bocca direttamente dal tubo di scappamento della propria automobile, a cui facesse seguito lo spot: “Per vivere si ha bisogno di aria!”
E allora, come orientarci nella ricerca di una dieta sana, che magari oltre a non causarci malanni ci permetta di guarire da quelli che abbiamo accumulato nel corso degli anni, che funzioni da medicina preventiva, che ci permetta di mangiare a sufficienza, senza sacrifici, che ci permetta di vivere utilizzando al meglio la nostra energia, e che ci permetta di mangiare con gusto rimanendo magri, leggeri?
Non ci resta che cercare di usare l’istinto, ma anche in questo caso non è facile districarsi nell’immensità di informazioni scorrette (siano esse fornite in buona o cattiva fede), e soprattutto dovremmo cercare di documentarsi il più possibile grazie ad uno strumento incredibile come internet, che ci permette davvero di spaziare nel modo più ampio possibile, senza accontentarci di ciò che ci viene proposto da tv e mass media, che ricavano il loro sostentamento dai soldi che ricevono per dire determinate cose. E poi dovremmo sperimentare su di noi, cercando di essere il più distaccati possibile nel verificarne gli esiti, pronti a cambiare rotta, ad aggiustare il tiro, o a rallegrarsi e compiacersi con noi stessi, con la propria fortuna/abilità se si è riusciti a raggiungere l’obbiettivo.
Ho fatto questo preambolo per asserire che anche quello che sto per dire non è necessariamente vero, o comunque magari lo è per me e non per un altro, e aggiungo anche che non sono un dietologo, non sono un medico, non ho intenzione di far proseliti, sono solo una persona qualunque che ha avuto la sfortuna/fortuna di passare un’adolescenza molto travagliata sia sul piano mentale/spirituale, che sul piano fisico: un vero disastro! Decine di malattie di tutti i generi, cui i medici non riuscivano a porre rimedio. Ricordo di aver dovuto prendere per tanti anni decine di medicine di tutti i tipi per arginare tutti i problemi che non starò a descrivere per non annoiare, e che comunque non accennavano a ridursi, anzi! La causa? Sicuramente uno stato di forte depressione, in accoppiata con un’alimentazione gravemente scorretta (abuso di prodotti carnei, caseari, a base di zuccheri raffinati, alcol, superalcolici, droghe leggere, tabacco).
In seguito, all’età di circa 23 anni (in questo istante in cui sto scrivendo, maggio 2010, ne ho 51), all’età di circa 23 anni, dicevo, lungi dall’aver risolto alcunché, ebbi la fortuna di incontrare un collega di lavoro che mi suggerì di provare a seguire un’alimentazione vegetariana. Non avevo nulla da perdere, avevo già provato così tante altre strade senza successo! I risultati furono notevoli, infatti nel corso di pochi mesi cominciai a stare molto meglio a tutti i livelli. E così, preso dall’entusiasmo di aver finalmente, dopo tanti anni, trovato una spiraglio di luce nel buio in cui mi sentivo immerso, cominciai a documentarmi (internet era ancora lontano) e a comprare libri su libri, di alimentazione, e a sperimentare in prima persona. Feci tanti errori, ma mi ero comunque immesso su una fortunata strada, ecco perché ho parlato di sfortuna/fortuna, perché a causa di tutti i problemi che mi avevano ridotto veramente molto male, avevo acquisito una grande volontà di sperimentare, di documentarmi, di studiare, per poter guarire e migliorare la qualità della mia vita. La strada fortunata era quella costituita dalla ricerca della salute, fisica, mentale e spirituale. E così, dopo tanti errori, dopo tante diete, dopo tanti anni,, avevo decisamente consolidato alcune convinzioni: dieta vegetariana, eliminazione di ogni cibo artificiale, raffinato, in scatola, conservato in modo chimico, industriale, non fresco (farina bianca e derivati, biscotti, crackers, merendine, zucchero bianco, caramelle, cioccolatini, bibite da bar, dolci industriali e artigianali, pane bianco, marmellate, sale raffinato, formaggini, patatine, cibi da fast food, wurstel, salumi insaccati, scatolame, ecc.), oltre ovviamente all’eliminazione di fumo e alcool.
E per quasi 30 anni ho seguito quella che viene comunemente definita come “alimentazione naturale”, a base di farine integre e biologiche, verdure di tutti i tipi, biscotti e dolci naturisti, miele grezzo, frutta fresca e secca, frullati e centrifughe di frutta e verdura, latte intero, yogurt, formaggi genuini e tradizionali, sale integrale, olio extra vergine di oliva, semi oleosi. E più passavano gli anni più mi sono indirizzato verso un’alimentazione che fosse anche il più possibile crudista, cercando cioè di utilizzare la cottura il meno possibile, in modo da preservare inalterati i principi attivi degli alimenti, le vitamine e i sali minerali. Quindi tantissima frutta, insalate e cereali in fiocchi, muesli, semi oleosi, frutta secca, yogurt e latte.
La mia salute è andata migliorando, non mi sono più ammalato, ad eccezione di un raffreddore all’anno, e tutti i problemi che avevo avuto si erano andati attenuando e scomparendo nel corso di tutti questi anni.
Il risultato è stato: un’ottima salute fisica!
E la storia sembrerebbe poter finire così, con il consiglio di seguire l’esempio, o quantomeno di provare a sperimentare quanto ho scritto ma, come in ogni film che si rispetti………………….. COLPO DI SCENA!
Eh sì, colpo di scena, e per giunta totalmente inaspettato!
Come dicevo ero quasi totalmente soddisfatto della mia condizione di salute. Quasi. In effetti c’era qualcosa ancora che cercavo di sistemare da anni, senza riuscirci, qualche chilo di troppo. Poca cosa davvero, anzi a detta di amici e parenti il problema era inesistente, ma io sono uno sportivo, oltre che un insegnante di educazione fisica. E così, senza diventarne matto, però avevo provato più volte a ridurre il mio peso di 3/4 chili, in tanti modi diversi. Avevo provato a saltare la cena, per 2 anni, ma poi alla fine avevo lasciato perdere perché comunque era mentalmente faticoso. E quindi avevo dapprima perso i chili di troppo, durante quei 2 anni, ma poi li avevo ripresi. L’anno scorso avevo provato a escludere i formaggi dalla dieta, e così avevo perso di nuovo i famosi 3/4 chili, ma nonostante questo mi rendevo conto che c’era qualcosa che ancora non andava, avevo ancora tessuto adiposo in eccesso, e poi da circa 2 anni erano comparse occhiaia che prima non avevo, e anche con l’astensione dai formaggi non riuscivo a farle scomparire, inoltre dovevo, da tanti anni, riposarmi ogni pomeriggio, la classica “pennichella”, perché dopo pranzo mi sentivo sempre stanco. Stavo però continuando a mangiare grandi quantità di yogurt e latte (circa un litro al giorno, tra l’uno e l’altro). E poi 3 mesi fa, nel corso dell’ennesimo raffreddore annuale, mi è venuto spontaneamente in mente di mangiare solo frutta fino a guarigione completa. Nel frattempo, indagando su internet, mi aveva incuriosito un libro dal titolo “Il sistema di guarigione della dieta senza muco” di Arnold Ehret, un dietologo tedesco vissuto all’inizio del secolo scorso. Dopo essermi procurato una copia del libro mi misi a leggerlo praticamente senza interruzione. Ero affascinato da quanto diceva, e cioè che l’alimentazione naturale per l’uomo dovrebbe essere basata essenzialmente sulla frutta e sulla verdura a foglia verde. Narrava di come egli stesso, essendo stato dato per spacciato da tutti i medici a seguito di qualche grave malattia, che onestamente non ricordo, aveva riconquistato uno stato di salute eccezionale, come mai l’aveva posseduta, solamente nutrendosi di frutta e verdura, ed effettuando numerosi digiuni. In seguito aveva aperto una clinica in America in cui aveva curato migliaia di pazienti con lo stesso metodo. E così una volta che sono guarito dal raffreddore ho deciso di continuare a mangiare solo frutta e verdura, con l’eccezione di qualche fetta biscottata integrale (3 o 4 al giorno) per evitare di perdere troppo peso. Infatti nel giro di 2 mesi avevo perso, oltre ai 3/4 chili di cui già avevo accennato, ebbene ne avevo persi altri 6, per un totale di circa 10. Ma la cosa più bella è che non risultavo emaciato, scarno, così come spesso accade quando si perdono chili troppo velocemente, bensì in perfetta forma, al massimo dell’energia. Mi sono ritrovato ad avere la stessa energia di quando avevo 30 anni di meno, a dormire meglio, ad essere più vitale, più entusiasta in tutto, di ottimo umore, più calmo, e mi sono passati anche un discreto numero di dolori muscolari e articolari vari che pensavo oramai essersi consolidati per sempre. La pelle è diventata meno secca e sta migliorando sempre più, le feci si sono regolarizzate (non lo erano più da anni), mi è passata la “fame ossessiva”, per cui quando avevo fame dovevo azzannare subito qualsiasi cosa, senza riuscire a controllarmi, anche se nell’ambito dell’alimentazione naturale. Mi sono scomparse quasi del tutto le occhiaia e la pelle sembra più giovane. Naturalmente per me non è stato difficile passare ad una dieta di questo tipo perché comunque, come ripeto, già mangiavo moltissima frutta, ero vegetariano da 30 anni, mangiavo già quasi tutto crudo. Mi è bastato eliminare tutti i cereali, il latte e lo yogurt, e il risultato è stato talmente positivo che ho continuato a documentarmi sempre più su questo tipo di dieta e su tutti coloro che già la sperimentano da anni. Chiunque voglia farsi un’idea su questa dieta può consultare il forum http://www.arnoldehret.it/ . Dopo circa un mese di consultazione del suddetto forum sono venuto a conoscenza di un altro personaggio che segue e raccomanda una dieta simile, tale Douglas Graham, americano, contemporaneo, che segue questo tipo di alimentazione da oltre 25 anni e che ha scritto parecchi libri e tenuto decine di conferenze negli Stati Uniti, e che raccomanda una dieta analoga ma spiegando ampiamente le motivazioni scientifiche del perché è importante attenersi a questo sistema alimentare. È scoppiata in me una passione enorme, che prima non conoscevo, o che comunque conoscevo solo in parte, a riguardo del soggetto dell’alimentazione e ho deciso di andare avanti con questa sperimentazione.
Nel continuare giornalmente a documentarmi sui vari autori e studi che trattano di questo tipo di dieta, sono venuto a conoscenza di informazioni nuove e inaspettate, nonostante avessi letto già tantissimo materiale inerente all’alimentazione durante la mia vita. Queste informazione sono così importanti, interessanti, vitali e soprattutto sconosciute alla maggior parte della popolazione, e soprattutto mi hanno cambiato la vita in talmente poco tempo, che sento di doverle “rigirare” a tutti gli amici e conoscenti che non hanno il tempo, la voglia o la motivazione di indagare nel campo dell’alimentazione, perché anche se non si condivide una scelta apparentemente così “estremista”, come quella che ho fatto, penso che chiunque possa trarre ottimo giovamento anche mettendo in pratica solo una frazione di quello che ho appreso.
Tendo a ribadire quanto segue: non sono un dietologo, non sono un medico, non voglio convincere nessuno, non ho scoperto nulla di nuovo, non io comunque, non è nemmeno detto che in futuro non cambi idea riguardo alla mia dieta, per un qualsiasi motivo che ora non conosco. Il mio unico scopo è quello di far conoscere delle informazioni che ritengo vitali, che mi hanno cambiato la vita in meglio in pochissimo tempo, e che magari tante persone non hanno il tempo di andare a cercare.
Detto questo, seguiranno nel tempo tanti articoli che forniranno punti di vista sicuramente singolari sull’argomento, che tradurrò dall’inglese, visto che in Italia tanti libri su questo soggetto non ci sono ancora, e che magari riassumerò per evitare perdite di tempo a chi non ne ha o, per adesso, non ne vuole avere, citando naturalmente sempre la fonte dell’articolo originale.
Marco Urbisci
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