sabato 5 giugno 2010

LA CARNE?

LA CARNE (estratto da “L’alimentazione naturale, di Nico Valerio, Oscar Mondatori)

Nell’arco di una generazione la carne è diventata la padrona della nostra tavola. Quello che è sempre stato , per la maggioranza dei popoli, il “piatto della festività”, vale a dire un cibo sporadico se non eccezionale,… diventa cibo comune per tutti i giorni … Che grassi sono quelli della carne? Sono, ahimè, i peggiori, senza dubbio, ricchi di acidi grassi saturi, di lunga e laboriosa digestione, tali da affaticare e colpire duramente il fegato, scatenando una serie di reazioni negative in tutto l’organismo con rischi seri di malattie degenerative, dall’ipercolesterolemia all’infarto miocardico, al cancro. Potevano andare bene, aggiunti in minime quantità, nella parca alimentazione d’un tempo, quando il continuo esercizio fisico, il freddo, gli sbalzi di clima, le difficili condizioni di vita – tutti elementi che la civiltà cittadina ha eliminato – assorbivano i modesti surplus energetici. Oggi, i grassi animali legati alle carni e ai formaggi sono invece la causa prima dell’invecchiamento precoce e di gran parte delle cosiddette malattie del benessere. E c’è dell’altro nelle carni: le sostanze tossiche. Una volta ucciso nel mattatoio, l’animale “da carne” si “vendica” presentando muscoli ricchi delle sostanze più diverse. Intanto dopo l’uccisione c’è il “rigor mortis”, e i muscoli dell’animale, come accade per qualunque cadavere, si irrigidiscono. Perciò i macellai attendono alcuni giorni e talora delle settimane per la “frollatura”, cioè l’ammorbidimento progressivo delle carni, inizio del disfacimento e anticamera della putrefazione. Da questo momento, la carne diventa a poco a poco più tenera, mentre avanza il processo di disgregazione cellulare e la decomposizione proteica. Le varie proteine della carne si decompongono in una sorte di predigestione invisibile ma avvertibile all’olfatto… che conferisce il tipico tanfo cadaverico della carne ben frollata o addirittura “passata” o vecchia. E, anche se i frigoriferi nascondono qualche sensazione olfattiva, questa è molto spesso la carne che troviamo sui banconi del macellaio. Un primo rischio è in questa fase. Basta un niente per passare da uno stato all’altro. Dagli aminoacidi liberi si possono formare allora sostanze tossiche, alle quali va aggiunto anche l’acido lattico emesso dal corpo durante l’irrigidimento, le altre tossine prodotte nell’animale per la paura di essere ucciso (gli animali infatti hanno coscienza della prossima fine) o le sostanze calmanti propinate all’animale per renderlo insensibile e meno nervoso. Senza contare, ovviamente, i farmaci e gli antibiotici, o i mangimi chimici di cui è impregnata in molti casi la carne dell’animale. Tutte sostanze che il nostro fegato è costretto a eliminare, lavorando ancora di più. Gli antibiotici sono usati senza risparmio in fase preventiva, non solo per evitare infezioni ma anche per aumentare l’assimilazione del foraggio e accelerare la crescita… Il consumo regolare di ingenti quantità di carne provoca un eccesso di proteine, di acido urico, di prodotti tossici della cottura (dall’arrosto alla bollitura)…
Molto più grave la presenza negli insaccati e nei salumi comuni, cioè di preparazione commerciale, di notevoli quantità di additivi tossici e cancerogeni. Intanto, moltissimi insaccati sono resi più pesanti dai polifosfati di sodio e potassio, capaci di assorbire acqua. Queste sostanze sono decalcificanti per le ossa e al contrario possono produrre la calcificazione dei tessuti molli (reni, stomaco, ecc.). Ma il problema più drammatico è la presenza, talora massiccia, di nitrati e di nitriti di sodio e potassio. Queste sostanze vengono aggiunte agli insaccati perché danno alla carne un bel colore rosso vivo, esaltano il sapore un po’ fiacco e – questo è l’alibi più convincente – impediscono la formazione del terribile “Clostridium botulinum” un microrganismo che si sviluppa rapidamente quando la carne è avariata dando luogo a una tossina letale per l’uomo. Il guaio è che i nitrati si trasformano in nitriti e questi danno luogo nello stomaco, quando sono in presenza di ammine (prodotte dalla decomposizione di molti alimenti e di alcuni farmaci), alle nitrosammine, di cui è stato provato l’effetto fortemente cancerogeno e mutageno…. In conclusione chi intende seguire un’alimentazione sana e naturale deve fare un uso molto accorto e moderato delle carni, se non riesce a privarsene totalmente, preferendo le carni fresche di animali vissuti allo stato semibrado o in libertà rurale (capretti, conigli, ecc.). Dai dati sopra riferiti emerge infatti chiaramente che le carni sono quasi sempre troppo grasse, sono leggermente tossiche, eccitano (a causa della presenza delle purine), snervano, invecchiano il nostro organismo, producono acido urico e favoriscono, con l’autointossicazione, varie malattie tra cui le “malattie del secolo”: l’ipertensione e l’arteriosclerosi…. sofferenza dell’apparato cardiovascolare, dei reni, del fegato, dell’intestino (a causa della stipsi), ecc.

COMMENTO (di Marco Urbisci)
Ci terrei a rendere noto che una volta (circa 30 ani fa) ero un gran consumatore di carne. Poi, come riferisco nel Post “Un’ottima dieta”, mi decisi a sperimentare l’alimentazione vegetariana, per motivi di salute. Solo dopo aver cominciato a documentarmi sull’argomento mi resi conto che a parte la questione salutistica esisteva anche una questione etica, la cui esistenza mai mi aveva sfiorato. Cioè, avevo mangiato per anni quantità enormi di carne (salumi, insaccati, pesce, ecc.) senza che mi avesse mai sfiorato il dubbio che il mio piacere nel mangiare “una bella bistecca”, presupponeva l’uccisione dell’animale da cui la carne proveniva. Assurdo? Forse era dovuto al fatto che sono nato in città e non ho mai capito bene, né mai mi ero chiesto, cosa fosse quello che mangiavo, ma la verità é che solo quando, nel corso di una vacanza in Sardegna, mi capitò di vedere un capretto appena ammazzato e appeso ad un filo, pronto per la cottura, in prossimità di un ristorante, ebbene solo in quell’occasione mi resi conto di che cosa comportava la mia scelta. E così non condanno veramente nessuno, anche perché magari molti, come me, non si sono mai resi conto della responsabilità di una propria scelta, oramai divenuta così comune, così normale, come quella di cibarsi giornalmente di alimenti carnei, nel decretare la morte di un povero animale. Ma a pensarci bene, un’animale, un attimo prima è vivo…….. come noi………. vivo………sicuramente più ingenuo di un essere umano, ma………. vivo………. E un istante dopo non lo è più, perché seppure inconsapevolmente, lontanamente, spensieratamente, noi ci stiamo preparando a ………. Mangiarlo!
Ora devo dire che nel corso degli anni mi sono reso conto di come la qualità della vita, il vivere bene, sentendosi bene, avendo buone relazioni personali, di lavoro, degli hobby gratificanti, il poter dormire sereno, l’essere rilassati, in pace con se stessi e con il mondo, ecc. sia proporzionale allo sviluppo della nostra Coscienza. Se è vero che spesso siamo molto egoisti, è anche vero che abbiamo la possibilità di sviluppare la Coscienza personale, intendendo con questo termine quella parte positiva che si pone dei valori di giustizia, di responsabilità, di compassione, di amore (e non intendo quello di coppia), di aiuto verso gli altri, di altruismo. Penso a come sia facile predisporsi ad arrabbiarsi quando incontriamo una persona arrabbiata, o a intristirsi quando ascoltiamo qualcuno che è triste, a preoccuparci quando ascoltiamo notizie preoccupanti, a lamentarci se ci troviamo in compagnia di qualcuno che si lamenta. Questo per dire che, tranne rari casi di persone estremamente consapevoli, tendiamo a “risuonare” come ciò che incontriamo, oppure come chi incontriamo. E quindi, per spiegare molto semplicemente la legge del karma, più costruiamo una Coscienza ricca di positività e più facilmente faremo “risuonare” negli altri che ci sono intorno le loro caratteristiche positive. Questo vuol dire cambiare il proprio ambiente in meglio e predisporsi a venire in contatto con coincidenze positive. È molto semplice: il positivo tende ad attrarre il positivo, e il negativo tende ad attrarre il negativo. Sviluppare quindi un atteggiamento compassionevole verso tutte le forme di vita tende ad accrescere la nostra positività, oltre a migliorare enormemente la nostra salute fisica e psichica. Se hai sempre mangiato carne finora, così è stato!
Perché non cambiare? Il mondo sta andando a catafascio, perché non cominciare a dare in nostro contributo con delle belle azioni esemplari? Senza criticare nessuno, essendo semplicemente esempi per gli altri. Oltretutto, l’uccisione di un animale non è nemmeno il peggiore dei loro mali, molto peggio sono le condizioni disgraziate in cui sono costretti a vivere per soddisfare il nostro presunto bisogno di proteine animali, o la nostra gola. Ma, come presto potrete leggere in un nuovo Post, ci sono molte persone in tutto il mondo che non si cibano di proteine animali e vivono meravigliosamente. Certo non viene data molta pubblicità a questo genere di cose, ma ciò accade perché altrimenti si verrebbero a toccare troppi interessi: imperi economici traggono il loro sostentamento dal commercio di animali e loro derivati! È nel loro interesse pubblicizzare il fatto che per stare bene ci si debba nutrire dei loro prodotti.
La mia opinione è che si può vivere senza mangiare carne (io lo faccio da 30 anni e godo di ottima salute, oltre a fare tantissimo sport e ad avere muscoli sani che mi permettono di fare tutto ciò che voglio). Quello che ho verificato è che da quando ho smesso di mangiarla sono guarito da un enorme numero di malattie e disturbi fisici. Inoltre smettere di prendere parte ai crimini e alle torture ai danni di chi non può nemmeno difendersi perché non è “intelligente”, perché è “inferiore”, perché “è la legge naturale”, quando al giorno d’oggi abbiamo veramente di tutto con cui nutrirci, beh, io credo che possa solo fare bene alla nostra Coscienza, e anche al Pianeta. Vale la pena provare, davvero!

1 commento:

  1. io ho smesso di mangiare la carne da due anni e sto molto meglio, mi è andata via la sinusite cronica e non ne sento assolutamente la mancanza. Il cibo è energia c'è anche da pensare alla carne che mangiamo. Basta guardare cosa fanno agli animali negli allevamenti. Sono bestie dofferenti, frutto della nostra avidità e noi mangiandoli ci cibiamo della loro sofferenza e del loro dolore... cosa volete che porti nel nostro organismo?

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